Il lavoro di chi opera in un hotel o in un ristorante può essere a rischio, ecco perché in tanti potrebbero tremare nell’immediato futuro.
In un periodo come quello che stiamo vivendo avere un lavoro rappresenta una grande fortuna, soprattutto perché diventa particolarmente complesso riuscire a trovarne un altro se si dovessero avere dei problemi. Questo spinge molti a fare anche sacrifici importanti pur di mantenerlo e pensare di fare un effetto positivo di un capo, compreso sopportare orari pesanti o essere disposti a fare straordinari.
Ci sono però dei ruoli che già di per sé possono essere diversi da quelli degli altri, come accade a chi opera in un hotel o ristorante e sa bene di dover mettere in conto di avere turni anche nel weekend o nei giorni di festa. In casi simili vale un principio che è bene accettare per non essere troppo scontenti, si deve lavorare quando gli altri si possono divertire o sono in vacanza.
Avere un contratto a tempo indeterminato è ormai diventato sempre più raro, per questo sono in tanti a essere dubbiosi sulla durata del proprio rapporto di lavoro. A volte, infatti, può bastare una piccola crisi per spingere un imprenditore a ridurre il personale almeno per un periodo, incurante di quanto questo possa causare problemi a un dipendente.
Anzi, ci sono dei settori in cui la turnazione tra i lavoratori diventa quasi la norma, come accade ad esempio a chi ha una struttura in una località di vacanza e punta a priori sugli stagionali, magari giovanissimi che hanno la necessità di mettere da parte uno stipendio per iniziare a essere dipendenti. Questo è l’esempio tipico di realtà come un hotel o un ristorante, dove spesso sono solo in pochi quelli che prestano servizio da tempo. Un modo di agire simile, però, inevitabilmente, può portare a non avere grandi certezze e a temere di essere sostituiti facilmente come se si fosse numeri e non persone.
Si tratta però di una situazione che potrebbe diventare sempre più diffusa in futuro e che non può che mettere in ansia tantissimi italiani. Questa è quella che viene definita robotfobia, un disturbo che sembra riguardare propio chi opera nella ristorazione e nell’alberghiero e che non deve essere sottovalutato. Sono diverse le realtà che stanno provando a sfruttare i robot per supplire alla carenza di manodopera ed evitare così di pagare persone, ma chi riesce comunque a conservare il suo posto ha il timore che questa possa essere solo una situazione temporanea. Il timore di andare incontro a un licenziamento, anche se questo per ora non è stato paventato è infatti più che concreto.
Sulla base di quanto emerso dagli studi effettuati dai ricercatori di Bamboo Chen, sarebbero tantissimi gli operatori presenti in hotel o ristoranti che manifestano stress e ansia, o insicurezza lavorativa, anche solo vedendo girare i robot per il locale. C’è poi chi nota da vicino quanto i robot siano efficienti, per questo ha il timore che un capo possa rendersene conto, così da optare per una riduzione drastica del personale. Non è detto che questo avvenga, a volte questi dispositivi possono essere sfruttati solo per servire più velocemente i clienti, ma questo può influire comunque sulle performance di camerieri e colleghi.
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