L’evasione fiscale è una piega del nostro Paese che non si riesce a debellare. Vediamo quali sono le Regioni che costano di più allo Stato.
Proponiamo i dati dell’evasione fiscale in Italia Regione per Regione per avere un quadro generale del reato che costa 84 miliardi di euro all’anno. Lombardia e Lazio in testa in termini assoluti, il Meridione ha il primato in termini percentuali. Scendiamo nei dettagli.
Si parla tanto dei controlli del Fisco su conti correnti, dichiarazione dei redditi, movimenti di denaro ma l’evasione fiscale resta comunque altissima. Incrocio dei dati di diverse banche, Intelligenza Artificiale, Anonimometro, Redditometro, algoritmi sono tutti strumenti nelle mani del Fisco per stanare i contribuenti che cercano di raggirare la Legge eppure il livello di evasione fiscale in Italia rimane altissimo.
Le informazioni fiscali raccolte e incrociate potrebbero determinare con precisione la fedeltà fiscale di ogni contribuente italiano (parliamo di 43,3 milioni di soggetti) – afferma la Cgia di Mestre. Poi c’è l’anagrafe tributaria a dare ulteriore sostegno nell’identificare chi non paga le tasse. Se, però, si esce dai circuiti legali allora l’evasione avrà vita facile e rimarrà impunito con grande penalizzazione per chi le tasse le paga.
L’evasione fiscale è alta, le Regioni più coinvolte
In termini assoluti l’evasione vede protagonista le Regioni maggiormente popolate. La Lombardia con 13,6 miliardi di euro di mancato gettito seguita dal Lazio con 9,1 miliardi, dalla Campania con 7,8 miliardi di euro e dal Veneto con 6,5 miliardi. Diversi i dati facendo riferimento ai termini percentuali che si ottengono rapportando importo evaso ogni 100 euro di gettito tributario incassato.
In questo caso emerge che l’evasione fiscale è maggiore nel Mezzogiorno. Calabria con il 18,4%, Campania con il 17,2%, Puglia con il 16,8%, Sicilia con il 16,5%. I cittadini che meno evadono, invece, sono quelli della Provincia Autonoma di Trento con l’8,6%, la Lombardia con l’8% e la Provincia Autonoma di Bolzano con il 7,7%. La media nazionale si attesta sull’11,2%. Tutto questo, ribadiamo, nonostante l’alto livello di informazioni digitali in possesso dal Fisco.
Il Dipartimento delle Finanze ha la Gestione flussi concessionari, versamenti con PagoPa, Osservatorio Partite IVA, Agenzia delle Dogane/Monopoli, la Banca Antifrode, l’Anagrafe conti di gioco. L’Agenzia del Demanio ha il Flusso documentale per la gestione degli acquisti, il Federalismo demaniale/culturale e la Gestione veicoli oggetto di sequestro mentre l’Agenzia delle Entrate ha l’Archivio Ruoli e Cartelle, il Sistema Esensione Tributi, le Dichiarazioni Fiscali, le planimetrie del Catasto, le Coordinate bancarie e postali, le Agevolazioni e l’Antiriciclaggio.