Se dimenticate troppo spesso le cose è il momento di agire e invertire la rotta. Vediamo quali alimenti introdurre nella dieta.
L’alimentazione aiuta il corpo a funzionare correttamente. Carenze possono causare problemi di varia natura come la graduale perdita di memoria. Quando si cominciano a dimenticare un po’ troppe cose è bene intervenire tempestivamente.
Man mano che l’età avanza la memoria può subire dei duri colpi. Si inizia a dimenticare troppo spesso le chiavi, un appuntamento, un nome. Non per forza bisogna spaventarsi temendo l’Alzheimer (anche se è bene consultare un medico quando il problema è davvero rilevante). L’affaticamento mentale, le preoccupazioni, lo stress, l’uso meno intenso delle funzioni cerebrali possono causare una perdita di memoria.
Questo è un fastidio per le persone che vorrebbero ricordare tutto come da giovani senza correre il rischio di saltare un appuntamento, scordare il portafoglio a casa, non ricordare cosa si stava facendo. Fortunatamente dei modi per allenare la memoria e recuperarla ci sono. Molti medici prescrivono integratori ma questa non è l’unica soluzione. C’è una alimento che se introdotto nella propria dieta per almeno tre mesi può apportare significativi miglioramenti alla memoria.
Qual è l’alimento che aiuta la memoria in modo efficace
Un recente studio effettuato su 72 persone dai ricercatori del King’s College di Londra ha individuato un alimento chiave per ritrovare la memoria perduta. Gli studiosi hanno creato due gruppi e assegnato un integratore e un placebo associato ad esercizi di resistenza e ad un piano alimentare da seguire con costanza. I risultati hanno rivelato come le fibre siano fondamentali per la salute dell’uomo.
L’integratore è riuscito ad aiutare le persone che soffrivano di memoria corta ma allo stesso modo (o forse anche meglio) hanno agito alimenti come pasta, pane, frutta, verdura, cereali integrali. Il ruolo delle fibre è stato sottolineato nello studio sia in relazione alla riduzione dei picchi glicemici sia per controllare l’assorbimento del colesterolo e per regolare l’attività intestinale.
Ma in più le fibre potenziano il cervello evitando di ricorrere agli integratori. Gli esperti segnalano la necessità di introdurre le fibre nella dieta quotidiana per almeno tre mesi per notare i primi risultati positivi sulla memoria. Le fonti migliori di fibre sono la frutta secca e i legumi come soia, lenticchie, ceci, fagioli. Si trovano anche nel riso, pane, pasta, avena, farina e nella frutta. Il frutto tra i più ricchi di fibre è la mela. Una mela al giorno apporta circa il 20/25% dell’apporto giornaliero consigliato.